André Suarès – Vita
L’arte del clown va molto al di là di quel che si pensa. Non è né tragica né comica. È lo specchio comico della tragedia e lo specchio tragico della commedia.
L’arte del clown va molto al di là di quel che si pensa. Non è né tragica né comica. È lo specchio comico della tragedia e lo specchio tragico della commedia.
Così finisce il mondo. Non in un baccano ma in un piagnisteo.
Non pecca il pene dei giusti.
Il momento più bello della mia vita? Quando ho scoperto che i miei problemi non mi seguiranno nella morte!
Ho bisogno di vivere giorni che abbiano valore, e non un prezzo da pagare; ho bisogno di silenzio, che sia “dialogo” e non solitudine dell’anima; di specchiarmi negli occhi di chi amo, per ritrovare me stessa; di cavalcare la mia vita, senza che sia essa a trascinarmi. Ho bisogno dei miei sogni, per volare a vertiginose altezze, laddove la realtà mi accompagna, senza potermi soffocare con le sue mani talvolta crudeli. Ho bisogno di scrivere, per non seppellire le mie emozioni sotto i cumuli della polvere del tempo che, prima o poi, cancella il disegno, lasciando solo una pallida cornice. Ho bisogno di essere anche fuori, ciò che sento di essere dentro. Ho dei bisogni forse troppo “ambiziosi”, ma senza i quali non mi sentirei di vivere davvero.
La vita è fatta di alti e bassi, di salite e discese. È fatta di corse spensierate a cento all’ora e di passi lenti che portano a fermarsi, a volte persino a sedersi. Ma l’importante è rialzarsi e camminare ancora. Perché in fondo, in ogni cammino c’è una pausa, e ogni cammino si riprende dopo aver riposato per un po’.
Amo essere della parte del mondo, quella meno pesante.