Giorgio Faletti – Vita
Le cose se ne andavano e non c’era verso di fermarle. Solo di cambiarle, se uno aveve la possibilità.
Le cose se ne andavano e non c’era verso di fermarle. Solo di cambiarle, se uno aveve la possibilità.
La vendetta è un veleno che ti consuma.
Dovremmo nascere per essere ricoperti di baci, peccato però che dalla vita si ricevono più pugnalate che baci.
Chi mi ha sbattuto la porta in faccia sta ancora ascoltando il rumore di porte che si chiudono.
Nella vita tutto va come deve andare. Ciò che deve scivolare se ne va senza far rumore e ciò che dev’essere sarà con la semplicità di un sorriso!
Se si toglie il rischio dalla vita non resta poi molto.
È passata un’altra notte, sembra che le cose stiano migliorando; l’aria non attraversa più come una spada le mie narici e la gola assurge ai suoi compiti, anche la voce sembra quella di un tempo e non più un’eco di caverna. Le rose sono venute in casa e si sono aggiustate in un capiente vaso di terracotta distribuendosi in parte nell’aria unitamente all’essenza di un pregnante eucalipto che fluttua in una tiepida tinozza. Questo mi evita il fatto di uscire e di prendere freddo.