Stefano Del Degan – Vita
L’essere mortale è troppo connesso alla propria testa e, poiché abita solo in essa, non coglie appieno il significato dell’amore totale.
L’essere mortale è troppo connesso alla propria testa e, poiché abita solo in essa, non coglie appieno il significato dell’amore totale.
È quando arrivi a toccare il cielo con un dito che la paura di cadere è massima.
Più è arduo il percorso, più soddisfazione proviamo quando vinciamo.
La vita, mentre indossa i panni di carne e ossa, è palpabile e si percepisce a pelle. Ma, non appena si mette a nudo, torna ad essere quel qualcosa di evanescente e incorporeo, più di quanto si pensasse fino a ieri.
Se andassimo via adesso nullo di ciò che verrà sarebbe, ma la vita è come l’acqua, scompare, affonda e poi riaffiora dove può, dove deve.
Essere diffidente in un mondo pieno di maschere non è sbagliato.
Sono quei piccoli ed improbabili gesti che rendono la vita, un po’ meno amara!