Voltaire (François Marie Arouet) – Vita
Di tutto ci stanchiamo nella vita: le ricchezze affaticano quei che le possiede; l’ambizione soddisfatta non lascia che rimorsi; le dolcezze dell’amore, a lung’andare, non son più dolcezze…
Di tutto ci stanchiamo nella vita: le ricchezze affaticano quei che le possiede; l’ambizione soddisfatta non lascia che rimorsi; le dolcezze dell’amore, a lung’andare, non son più dolcezze…
La vita è fatta di priorità, perché il tempo è poco, non si può regalare tempo a tutto e ogni cosa necessità del suo tempo! L’uomo che non lo comprende, l’uomo che non sa darsi le priorità, può affannarsi ma alla fine non avrà guadagnato nulla, perché ha perso la cosa più preziosa, il tempo, ma non avrà guadagnato nulla di altrettanto prezioso! E che c’è di così prezioso!? Beh, come sempre, Gesù ci viene incontro, e ci insegna come sono le cose “del Regno” e le cose dell’anima a vivere nell’eternità con noi, in buona sostanza l’amore, l’affetto, l’amicizia, la carità e la lealtà. Ma se non si sa sfruttare il tempo per coltivarle nel giusto, ci si troverà ad averlo perso per aver guadagnato soldi, gloria e stima del mondo, che con il mondo sono state create, e nel mondo saranno ridotte in polvere!
Che l’Universo perisca, purché io abbia la mia vendetta.
La chiave per la felicità non esiste… perché la felicità non è un valore assoluto… è solo qualcosa che si rincorre per tutta l’esistenza, si cerca, si riesce ad assaporarne raramente e solo per pochi istanti la vera essenza… e poi, intrepida e crudele, fugge.
Ho fatto un altro buco alla cintura, qualcuno mi dice che sono un figurino, ma io mi sento solo una figuraccia, forse dentro i vestiti c’è solo il mio scheletro.
Ho fatto finta di non vedere molte cose, non per vigliaccheria, ma solo perché spesso è solo dare una inutile soddisfazione a chi con azioni di basso livello tenta inutilmente di attirare la tua attenzione. Ho scelto cosa guardare, ho scelto chi ascoltare e ho scelto chi e cosa vale e chi e cosa no. Piangere si deve e si può ma per chi merita, soffrire è umano ma si deve anche saper ricominciare.
Le parole vuote hanno bisogno di gesti eclatanti, mentre le parole che vengono dette col cuore basta anche uno sguardo.