Maurice Maeterlinck – Vita
I vivi sono i morti in vacanza.
I vivi sono i morti in vacanza.
Lo spaventapasseri è un oggetto povero e malandato. Col tempo la paglia marcisce e gli abiti si riducono a brandelli eppure, questo spauracchio senza valore, è una “espressione” di intelligenza del contadino, tant’è che riesce molto bene nel raggiungimento dello scopo; spaventare cioè gli uccelli testardi, i passeri appunto, duri a capire. In ognuno di noi vive latente uno spaventapasseri che emerge quando occorre spaventare chi, alla lunga, non ha capito l’importanza di sani principi quali rispetto e coerenza, ma soprattutto non ha compreso l’essenza del nostro essere e che per questo ci piace metterli in fuga.
Questa vita ingorda di ricordi spende ogni attimo alla ricerca del passato poiché il presente è fuggevole e il futuro indefinito.
La vita è come una scala, ci sono tanti gradini: quelli bassi che si fanno di corsa, quelli vicino alla finestra in cui si rallenta e si guarda il panorama, quelli che si fanno con un po di fatica e col fiato corto, quelli talmente alti che non si vede il successivo, quelli che si pensa non si possano superare, quelli in cui ci si arrampica con le unghie e con i denti, quelli che pur altissimi sappiamo che dopo ci saranno quelli comodi. Qualunque gradino però ci lascia un’esperienza. Ci insegna qualcosa che non dimenticheremo mai. Saremo il risultato dei gradini che abbiamo salito e qualunque siano i nostri gradini di oggi l’importante è continuare a salirli.
Nella vita ho imparato a non fidarmi troppo delle persone, perché oggi ti promettono amore e domani non esisti più!
E sono frammenti che restano. Si conficcano nella pelle e lentamente nell’anima affondano.
L’unica certezza che abbiamo è nel non pensare al domani.