Jean-Paul Sartre – Vita
Non facciamo quello che vogliamo e tuttavia siamo responsabili di quel che siamo.
Non facciamo quello che vogliamo e tuttavia siamo responsabili di quel che siamo.
Più di ogni altro popolo i Greci hanno sognato il sogno della vita nella maniera migliore.
Se cerchi con accanimento le cose non le raggiungerai, mentre se lasci aperto la porta del cuore o della vita allora quando meno te l’aspetti arriveranno da sole.
Nel silenzio c’è l’infinito, nei miei occhi la vita che vorrei.
È tutta una danza confusa dove nessun movimento ha un proprio tempo, ci si muove perché si deve, perché si sa, sappiamo, che se ci si ferma è impossibile andare avanti. Non riusciremo mai ad azzeccare il tempo giusto, il ritmo scorrerà mentre noi, stanchi, cercheremo di stargli dietro. È tutto troppo veloce ed il tempo non si ferma,, la musica si alza e si abbassa e non si può far altro che seguirne il vortice sperando di arrivare prima o poi alla fine della canzone, dove tutto, si spera, andrà meglio. Dove “questa cosa” avrà una definizione, un modo per chiamarla, e non sarà solo qualcosa che esiste ma è precaria. Non sarà più appesa ad un filo, quando la musica si spegnerà tutto avrà un posto giusto in cui stare, un tempo in cui ballare e il proprio ritmo da seguire.
Si nasce e si muore e tra queste due certezze c’è una distanza chiamata vita. Nella vita c’è la sfida. La volontà di farcela, di superare l’ostacolo del dolore e della perdita, il gran desiderio d’amare ed essere amati abbatte la barriera del concetto limitante d’incertezza e di rinuncia paurosa. La vita è momento di gioia intensa in un abbraccio e in un sorriso dato e ricevuto nella solidarietà! È bella la vita! Ma è ancor più bella vivendola appieno, giorno per giorno, attimo per attimo nella gioia e nel dolore accompagnata dall’amore, che è dentro di noi. Seme che deve essere curato ed alimentato.
Trovare scappatoie quando non si vuole guardare dentro se stessi è la cosa più facile al mondo. Una colpa esterna esiste sempre, è necessario avere molto coraggio per accettare che la colpa – o meglio la responsabilità – appartiene a noi soltanto.