Luca Englaro – Vita
Puoi rimpiangere ciò che non hai vissuto?
Puoi rimpiangere ciò che non hai vissuto?
Quello che è veramente importante nella vita non ce lo potrà mai portare via nessuno, qualsiasi cosa ci possa fare o dolore che ci possa causare.
E quando la luna risplenderà il suo ultimo raggioe la notte urlerà il suo ultimo gridonoi dormiremo per sempre,avvolti nella malinconia di quella vitamai vissuta abbastanza.
Una lunga catena di attimi, sapori, sensazioni, profumi: così è la vita.
Rimanere se stessi è diventata un’impresa ardua. Potresti anche decidere di mettere una maschera e di recitare in questo grande palcoscenico che la vita ti offre ed essere ciò che gli altri vogliono che tu sia, avresti meno contrasti e più consensi. Io non voglio essere un’attrice, ma la regista. Le cose facili non mi sono mai piaciute e percorro sempre la strada più difficile, la meno battuta, tutta in salita e non sempre asfaltata. Solo così riesco a non perdere la mia essenza, a non perdere me stessa.
Perché avrei dovuto, mi chiedi, perché avresti dovuto? Ma perché la vita esiste, bambino! Mi passa il freddo a dire che la vita esiste, mi passa il sonno, mi sento io la vita. Guarda s’accende una luce. Si odono voci. Qualcuno corre, grida, si dispera. Ma altrove nascono mille, centomila bambini, e mamme di futuri bambini: la vita non ha bisogno né di te né di me. Tu sei morto. Forse muoio anch’io. Ma non conta. Perché la vita non muore.
Siamo tutti come palloncini, solo che gli altri hanno qualcuno che tiene il loro filo, che non li fa volare via. Può capitare che, per delle insicurezze o degli errori, quel filo scappi di mano a qualcuno, ma subito lo riprendono e, avendo provato la paura di perderlo, da quel momento non se lo fanno più scappare. Il mio filo invece è libero, vola nel vento, senza una mano che lo tenga. Magari qualcuno prova a prenderlo, ma non ci riesce, gli scappa di mano e io vado sempre più su, mi allontano.