Mario Bucci – Abitudine
Non esiste peggior prigione della chiusura mentale…
Non esiste peggior prigione della chiusura mentale…
L’abitudine! Ordinatrice abile ma assai lenta, che comincia col lasciar soffrire il nostro spirito per settimane in un’installazione provvisoria; ma che, nonostante tutto, esso è ben fortunato d’incontrare, giacché senza l’abitudine e limitato ai suoi soli mezzi sarebbe impotente a renderci abitabile una stanza.
Chi possiede grandi averi non può immedesimarsi alle necessità dell’indigente.
Penso che l’inchiostro secco sulle pagine candide non sia un prodotto della penna che si impugna, ma che sia il sangue di quelle “ferme carezze bianche” rassegnate al destino di essere per sempre macchiate.
Qualcosa che manca. Qualcosa che manca è il pezzo mancante, è un vuoto in mezzo…
Il problema del giorno d’oggi è che tutti pensano d’essere vittime e nessuno colpevole.
La vita è fatta spesso di appuntamenti mancati e occasioni perdute ma ce ne accorgiamo solo quando ormai, quel treno che è passato per noi, ormai lo abbiamo perduto.