Michelle Cuoreribelle – Abuso
Ti ho dato tante di quelle possibilità, ora te ne è rimasta solo una: quella di sparire prima che sia io a cacciarti a pedate.
Ti ho dato tante di quelle possibilità, ora te ne è rimasta solo una: quella di sparire prima che sia io a cacciarti a pedate.
Se proprio ti piace parlare di me fallo bene, senza fare il copia incolla della tua vita su di me.
Non puoi fermare il vento, così come non puoi trattenere chi non ti ama.
Non è mai nato questo amore eppure vive, vive nel mio cuore.
Dedicata a quei bambini che non assaporano la vita, che non sanno cosa sia il Natale, che non vivono la pace della Pasqua, dedicata a quegli angeli che non si nutrono quando hanno fame e si dissetano quando trovano l’acqua. Dedicata a voi, prede di mosche e zanzare, vittime dell’indifferenza umana, che benché maltrattati, mal nutriti, portare nel cuore vivo il significato forte dell’amore di Dio. Siete l’esempio per il mondo intero.
Sulle note di quella canzone le mie labbra assaggiavano le tue, l’atmosfera era bollente come la passione dei tuoi baci, i nostri corpi uniti in una danza di sensi, l’odore dell’amore aleggiava nell’aria e la passione si prese tutto di noi.
Sono sempre io, io con i miei lividi, con le ginocchia sbucciate, con le ossa rotte. Sempre io che mi rialzo, sorrido e me ne frego, tanto il mondo di me se ne è sempre fregato.
Se proprio ti piace parlare di me fallo bene, senza fare il copia incolla della tua vita su di me.
Non puoi fermare il vento, così come non puoi trattenere chi non ti ama.
Non è mai nato questo amore eppure vive, vive nel mio cuore.
Dedicata a quei bambini che non assaporano la vita, che non sanno cosa sia il Natale, che non vivono la pace della Pasqua, dedicata a quegli angeli che non si nutrono quando hanno fame e si dissetano quando trovano l’acqua. Dedicata a voi, prede di mosche e zanzare, vittime dell’indifferenza umana, che benché maltrattati, mal nutriti, portare nel cuore vivo il significato forte dell’amore di Dio. Siete l’esempio per il mondo intero.
Sulle note di quella canzone le mie labbra assaggiavano le tue, l’atmosfera era bollente come la passione dei tuoi baci, i nostri corpi uniti in una danza di sensi, l’odore dell’amore aleggiava nell’aria e la passione si prese tutto di noi.
Sono sempre io, io con i miei lividi, con le ginocchia sbucciate, con le ossa rotte. Sempre io che mi rialzo, sorrido e me ne frego, tanto il mondo di me se ne è sempre fregato.
Se proprio ti piace parlare di me fallo bene, senza fare il copia incolla della tua vita su di me.
Non puoi fermare il vento, così come non puoi trattenere chi non ti ama.
Non è mai nato questo amore eppure vive, vive nel mio cuore.
Dedicata a quei bambini che non assaporano la vita, che non sanno cosa sia il Natale, che non vivono la pace della Pasqua, dedicata a quegli angeli che non si nutrono quando hanno fame e si dissetano quando trovano l’acqua. Dedicata a voi, prede di mosche e zanzare, vittime dell’indifferenza umana, che benché maltrattati, mal nutriti, portare nel cuore vivo il significato forte dell’amore di Dio. Siete l’esempio per il mondo intero.
Sulle note di quella canzone le mie labbra assaggiavano le tue, l’atmosfera era bollente come la passione dei tuoi baci, i nostri corpi uniti in una danza di sensi, l’odore dell’amore aleggiava nell’aria e la passione si prese tutto di noi.
Sono sempre io, io con i miei lividi, con le ginocchia sbucciate, con le ossa rotte. Sempre io che mi rialzo, sorrido e me ne frego, tanto il mondo di me se ne è sempre fregato.