Gianluca Menegazzo – Angelo
Mio angelo che mi segui e mi guidi, se di sesso femminile possiamo conoscerci? Avere una persona che tiene così tanto a me è quasi un traguardo.
Mio angelo che mi segui e mi guidi, se di sesso femminile possiamo conoscerci? Avere una persona che tiene così tanto a me è quasi un traguardo.
Dobbiamo essere riconoscenti ai nostri angeli custodi: ricordare quelli senza ali ringraziandoli spesso e ringraziare quelli con le ali ricordandoli sempre.
Nel corso della mia vita io capii che a niente più servivo. Nulla più importava, la morte mi attendeva; le corsi incontro, lanciandomi da un ponte e, con braccia alate, spiccai il mio volo libero nell’aria amica. La ragione mi abbandonò e quel vuoto immenso mi avvolse col suo manto, stava per inghiottirmi, nel suo silenzio avrei voluto annullarmi, ma, in quell’istante, un angelo mi afferrò e, con le sue braccia forti, lontano dall’abisso mi trascinò. Salvò la mia anima, aprì i miei occhi e mi mostrò, attraverso i suoi, com’è straordinaria la vita. Non seppi mai il suo nome né vidi mai il suo volto, ma so che, grazie a lui, io vivo, respiro, amo ancora e, chiunque sia, per sempre lo porterò nel cuore.
Lontano dallo sguardo ma vicino al cuore ogni difficoltà si risolve al più presto.
Cadono lacrime morte dal mio viso, bagnando il terreno della triste sorte… ove è tutt’ora…
Non confidarti con nessuno, e se proprio devi fallo con un angelo. Lui non ti…
Il momento più sacrificabile alla noia è compreso tra l’ultima azione fatta e la nostalgia di voler ricominciare a fare qualcosa.