Daniele De Patre – Accontentarsi
Volevo fare troppo, non sono riuscito a fare nulla. Meglio pensare al poco.
Volevo fare troppo, non sono riuscito a fare nulla. Meglio pensare al poco.
Il giorno che dirò di non poter fare nulla, mi sarò arreso. Non è questo il tempo.
Non ci è concesso sapere, di tutte le esperienze terrene dobbiamo solamente godere…
Non bisogna accontentarsi. Chi si accontenta calibra ogni sua scelta, si attiene ad un futuro già scritto sopra un agenda. Accontentarsi è sbagliato, perché chi si accontenta fa solo del male a sé stesso. Altro che bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Noi non ci accontentiamo. Noi vogliamo la bottiglia. E la vogliamo tutta.
Cammino con i miei pensieri, avvolte stanca, ma dalla terra non mi sollevo, ma resto attaccata. Attaccato fino a l’ultimo filo d’erba, Perché mi sento un fiore che ha bisogno di acqua, ha bisogno della notte per chiudersi e proteggere il candore per il giorno che viene, ha bisogno del sole per essere accarezzata e preso tra le mani. Quanti pensieri vanno e vengono nella notte e quanti si perdono nella notte! Si cancellano e non ricordo più chi sono stata in quell’attimo che è passato, ma l’alba mi mi porterà un nuovo giorno.
Non accontentarti mai di ciò che hai, di ciò che fai… ma resta umile.
Quando il mondo smette di sorriderti, impara ad essere felice con poco, così risulterà più facile ridere.