Luigi Augusto Belli – Accontentarsi
A volte non sappiamo nemmeno noi se stiamo bene oppure male, stiamo solo, e semplicemente stiamo.
A volte non sappiamo nemmeno noi se stiamo bene oppure male, stiamo solo, e semplicemente stiamo.
Sono loro, sì quegli abbracci che ti fanno sentire protetta, che ti riscaldano il cuore, e donano modo di parlare senza dire niente.
Mi ritrovo a pensarti, accrescendo il desiderio di te.
Se si potesse tornare bambini si capirebbe quanto un solo abbraccio serva ad accontentare ogni singola persona!
Una candela produce sì luce e seppur ai nostri occhi può risultare meravigliosa, la sua vita rimane breve.
Si dice che: dopo la tempesta arriva sempre l’arcobaleno, sembra una frase fatta ma è così. Succede un po’ a tutti di attraversare dei e periodi dove ci si sente fuori posto, ma sono proprio questi momenti che ci regalano la singolarità, momenti dove ci possiamo ascoltare. Sono momenti di crescita. L’esperienza non c’è la da la quantità degli anni perché ci sono tante persone con tanti anni di esperienze, che restano più stupidi di prima. L’esperienza secondo me nasce dai profondi dolori, dolori che devi imparare a gestire, e gestendo gestendo entri in un mondo particolare. In questo mondo si scopre l’Essenza della vita, ma sopratutto di se stessi, e allora si ha l’impressione molte volte di sentirsi stupidi, invece di sentirsi stupidi dell’ampiezza del proprio essere. Perciò, non sentiamoci stupidi. Mai.
Fra Modesto non fu mai Priore.