Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Anima
Certe anime assomigliano a spugne: da esse si può tirar fuori solo quello che hanno assorbito da noi.
Certe anime assomigliano a spugne: da esse si può tirar fuori solo quello che hanno assorbito da noi.
Il diavolo terreno è il compromesso! Accettalo e perderai l’anima. Fallo, e ti verrà strappato…
L’anima, se ne rimane ingessata come una pannocchia verde, per anni, tra strutture e sovrastrutture di false considerazioni e obbligo di buona creanza. Poi ami. E quel reticolato si disfa. Viene fuori l’essenza. Il prototipo dell’anima che avrai. Rinasce ancora una volta, candida come un giglio al suo sbocciare, cristallina come rugiada accomodata sull’erba. Nell’istante esatto in cui viene alla luce, accade un imprinting. L’essere che ha facilitato quel fiorire, diventa unico. Irripetibile. Mai più accadrà simile armonia.
C’è una linea di confine tracciata in ogni vita, e ogni qual volta si supera, un pezzo di anima muore in noi stessi.
Non sempre il viso rispecchia quello che dici con le parole.
Come fragile foglia sbattuta dal vento, così la mia anima continua a vagare nelle raffiche…
Copriti con un manto di ferro se sei sensibile e profondo. Proteggendo la tua anima, forse, vivrai in eterno.