Peppe Fazzina – Accontentarsi
Credere in quel che fai è molto facile, fare ciò in cui credi è più difficile.
Credere in quel che fai è molto facile, fare ciò in cui credi è più difficile.
A volte il cielo crolla all’improvviso, senza nessun preavviso, a volte la felicità svanisce come sabbia nel pugno di una mano, a volte i conti già fatti non tornano mai, a volte un sorriso arriva quando si ha più bisogno di una lacrima, a volte l’inverno è più rigido per farci capire meglio la bellezza della primavera, a volte bisogna continuare a vivere, anche se una parte di noi muore dentro, a volte si possiede un granello, eppure quella minuscola cosa per noi è la vita intera.
Si dice che chi cerca gode: Lo scrittore Quando Jules Verne scrisse: che per viaggiare con la fantasia è sufficiente l’immaginazione. Infatti lui non aveva idea di quanto vera e profondamente frustrante fosse la sua filosofia. Oppure aveva idea, e voleva condividerla con altri per non dimenticarsene in seguito. Io direi di non cercare, di guardare sempre avanti Meglio vivere nel modo migliore il presente, ma ogni tanto voltarsi indietro ma senza soffermarsi troppo.
Nel clima di speranza, anche un piccolo passo alimenta la voglia di raggiungere ogni obbiettivo.
Quante volte a avrò detto, oppure sentito dire la frase di Rossella o’Hara “Domani è un altro giorno”. Facile dirlo ma ricominciare ogni giorno non è mica facile.Quante volte cerco tante scuse e giustificazioni che possano in qualche modo farmi restare ancora ferma, immobili ad osservare il mondo che implacabilmente continua a ruotare su se stesso regalandomi tante illusione che tutto si può aggiustare da solo.Così che quando mi sveglio tutto potesse ricominciare, che ogni pensiero, ogni brutta sensazione che ha affollato la mia mente nel giorno precedente e libera di respirare.Domani, quando i primi i raggi del sole busseranno alla mia finestra, cercherò di non pensare a niente, ma voglio il equilibrio che non ho mai perduto, e spero di poterlo sempre provare. Perché domani è un’altro giorno.
Per riuscire a vedere un prato fiorito dobbiamo amare noi stessi e gli altri, e accontentarci di quello che si ha. Io non voglio chiedere alla vita più di quello che mi a donato. Mi accontento di quello che o, in questo piccolo spazio di felicità che mi sono ritagliata addosso con fatica e che indosso come bellissimo abito che a volte mi calza bene ed altre volte mi sta troppo stretto. Ma è pur sempre mio. Ho sempre pensato che quando desidero troppo perdo di vista tutto ciò che di bello già possiedo e rischierei di smarrirmi in inutili insoddisfazioni. Voglio essere padrona delle mie gioie o in fondo, viverle con la lievità di una carezza, cercando di amarmi ogni giorno di più, per che solo se possiedo l’amore, nel cuore posso donare amore.
Nessuno maipuò amarecome noivorremmo!Nessuno maipotrà darecome noimeritiamo…Nessuno maipotrà donareil suo cuorequanto alnostro!