Ortensio Lando – Antichi aforismi
Come chiameremo noi veramente le temporali ricchezze?Gravezze della mente, lacciuoli dei piedi, e spine che ci trafiggono il cuore.
Come chiameremo noi veramente le temporali ricchezze?Gravezze della mente, lacciuoli dei piedi, e spine che ci trafiggono il cuore.
Che cosa è piacere?Egli è un risentimento dell’animo, il quale subitamente si muove senza ragione alcuna, pensandosi di godere alcuna gran cosa, et è sempre nemico della virtù, e per questo Cicerone l’introduce né suoi libri a combatter sempre con essa.
La felicità è come quell’oste che aveva scritto sulla sua bottega: domani si farà credenza.
PrometeoLà! Chi vedo. Lui, il corridore di Zeus, braccio destro del despota, appena arrivato. Senz’altro…
Io qui direi quello che intesi da persona ecclesistica costituito in eminentissimo grado cioè l’intenzione dello Spirito Santo essere di insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il Cielo.
L’insolenza dei grandi è odiosa, nei piccoli è ridicola.
Non è con l’inganno e con la calunnia e l’uomo s’innalza; ma con l’attività e…