Michele Prenna – Arte
L’arte nasce immortale perché viene dal passato, si nutre del presente e anticipa l’avvenire. Si potrebbe anche dire che la vera arte, come il divino, viene esaltata e non consumata dal tempo.
L’arte nasce immortale perché viene dal passato, si nutre del presente e anticipa l’avvenire. Si potrebbe anche dire che la vera arte, come il divino, viene esaltata e non consumata dal tempo.
A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento?
Se fossi un pittore carpirei la tua luce dei tuoi occhi, ritrarrei le tue mani, le stesse che mi hanno abbracciato e aiutato a crescere, le impressionerei sulla tela per fare un quadro unico al mondo. Disegnerei delle ali per prendere il volo.
Una mattina, siccome uno di noi era senza nero, si servì del blu: era nato l’impressionismo.
Siamo atomi, plettri di chitarra, ingranaggi oleati e metallo caldo. Siamo il cuore del fuoco greco. Schiavi della spada e della follia. Non ubbidiamo alla nostra volontà ma al desiderio compulsivo di colui che ci ha creati, piantandoci dentro tutte quelle virtù che, osservate al contrario, si trasformano in potenziali delitti. Per questo a nessuno è permesso tenere a bada tutto ciò che febbricola. Anche se l’impulso dell’arte è così violento da farci male e l’unica urgenza che abbiamo è riservargli una sepoltura sconsacrata.
Il sorriso è la fonte della gioia, il sogno è la fonte dell’arte.
L’arte è deformità significante.