Angela Cicolari – Acqua
È strano che “il Serpente” voglia bruciare quel libro. Non sa, forse, che il fuoco con cui sta giocando brucia più del suo.
È strano che “il Serpente” voglia bruciare quel libro. Non sa, forse, che il fuoco con cui sta giocando brucia più del suo.
È una legge di Natura, più è grande l’odio, sia motivato che non, più c’è il rischio di distruggere inutilmente la propria vita e quella degli amati, o anche di sconosciuti, oltre che l’oggetto del proprio odio, perché la sua forza distruttiva, al contrario di chi lo prova, non fa distinzioni. Non mi pongo mai la domanda perché odiare, è più diretto chiedersi perché morire.
Lavata dall’acqua, le imperfezioni scorrono via come un dolce ruscello scorre tra le montagne.
Ho paura ad aspettare, perché a volte, i sapori delle cose possono ritornare, così ho iniziato a fumare. Ma non è una soluzione vantaggiosa.
Se non lo rivedo in un tempo ragionevole, in buona salute, saprà l’Onnipotente, che finora è stato soltanto un gioco.
Per quanto siano gli angeli, per quanto sia forte il tuono che si impone, è legge di natura che il male non risolve e la vendetta è un’illusione temporanea.
L’acqua è un elemento bello quanto pericoloso e temibile.