Paola Bellini – Acqua
Solo nelle profondità del mare sono libera di volare.
Solo nelle profondità del mare sono libera di volare.
Non sempre, l’acqua che cade dal cielo si rivela quel fresco piacere da bere.
Piove. Con la fronte appoggiata alla finestra, guardo le mille gocce infrangersi sull’asfalto della strada. Sembrano dissetare i sogni coltivati nella selva della mia mente. Acqua di attesa.
Cerca nell’animo umano la vita che ogni essere vivente cerca nell’acqua. Nell’anima come nell’acqua, tutto…
Le donne. Il mare sembrava, tutto d’un tratto, averle aspettate da sempre. A credere ai medici, stava lì, da millenni, perfezionandosi pazientemente, nell’unico preciso intento di offrirsi come unguento miracoloso da offrire alle loro pene, dell’animo e del corpo. Così come andavano ripetendo in salotti impeccabili, a mariti e padri impeccabili, gli impeccabili dottori, sorseggiando tè, e misurando le parole, per spiegare, con paradossale cortesia, che lo schifo del mare, e lo choc, e il terrore, era, in vero, serafica cura, per sterilità, anoressie, sfinimenti nervosi, menopause, sovraeccitazioni, inquietudini, insonnie. Ideale esperienza per sanare i turbamenti della giovinezza e preparare alla fatica dei muliebri doveri. Solenne battesimo inaugurale di giovinette divenute donne.
Nella storia di ogni persona c’è una diga. Da una parte, l’acqua che cresce e scalcia ed è energia. Oltre lo sbarramento, la terraferma. Tu di me sai la terraferma. E allora ti racconto l’acqua che non hai mai visto.
Il continuo scorrimento delle acque di un fiume infonde un senso di eternità.