Antonio Pistarà – Acqua
L’acqua nutre l’equivalenza oggettiva della disarmonia cellulare della materia organica, alimentando l’alternarsi della stessa, con la non materia per fondersi e ricostituirsi nell’elemento primario: l’acqua.
L’acqua nutre l’equivalenza oggettiva della disarmonia cellulare della materia organica, alimentando l’alternarsi della stessa, con la non materia per fondersi e ricostituirsi nell’elemento primario: l’acqua.
Il silenzio è parte integrante del grande mistero della coscienza quando “urla” dentro l’anima…
Finché avrò vita in questa terra vorrò vivere ogni istante della stessa con l’istinto di un leone a caccia della sua preda, con la forza di un gladiatore in continua lotta per la sopravvivenza, sfruttando appieno tutte le doti e i mezzi che, la stessa, vorrà donarmi e con l’intensità e la passione dell’istinto degli istinti; l’amore: sino alla fine dei miei giorni, quando non rimarrà della mia materia solo che “aria e polvere”, affinché non rimanga inerme e abbia la forza “di continuare a volare” con energia nuova nell’eternità delle opere di “Pensieri e Parole” di chi vorrà ricordarmi sentendo l’aria muoversi attorno a se.
La vita è la materializzazione della materia; quando questa è mal riposta, la stessa, rimane solo tale.
I tuoi occhi sono verdi come l’acqua del mio pilaccio.
A chi ho dato toglierò; a chi è stato tolto darò!
L’ardore della passione si estingue lasciando libero arbitrio alla tentazione della carne in una totale aritmia dei sensi, dell’anima e della mente.