Friedrich Wilhelm Nietzsche – Arte
I critici, come gli insetti, vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
I critici, come gli insetti, vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Si attribuisce all’opera d’arte la virtù che nasce in noi stessi, di modo che diventa molto grave il pericolo per il critico, il quale non creda alla infallibilità delle teorie estetiche e delle tradizioni dell’arte, né presti troppa fede alle compassate sentenze del raziocinio.
Inseguo il sogno di una casa vivente, versatile, silente, che s’adatti continuamente alla versatilità della nostra vita, anzi la incoraggi, con cento risorse che noi architetti insegneremo, arricchendola, con pareti e mobili leggeri; una casa variabile, simultaneamente piena di ricordi, di speranze e di coraggiose accettazioni, una casa “per viverla” nella fortuna e anche nelle malinconie, con quel che ha di immobile e fedele, e con quel che ha di variabile ed aperto ed aprendone le finestre finché v’entrino nel loro giro, sole e luna e l ‘altre stelle, e tutto è movimento, chi scende e chi sale nel mistero della crescita, e chissà cosa vedrà; rivolgendomi a voi inseguo l’immagine di una nuova società umana; questa immagine non è un miraggio irraggiungibile, e sta a noi sognarla per raggiungerla perché nessuna cosa i è avverata che non fosse dianzi sognata.
Vanità, esibizionismo, superbia: Le tre condizioni che permettono all’arte di esistere.
La danza è un miracolo terreno: è la vittoria dell’anima sulla forza di gravità, è…
Solo gli animali più acuti e attivi sono capaci di provare noia. Un tema per un grande poeta sarebbe la noia di Dio il settimo giorno della creazione.
La danza… per volare con le ali della vita…