Ingrid Rivi – Abbandonare
Oltre l’orizzonte dimenticherò il tuo nome, ma ogni volta che m’incammino l’orizzonte si allontana.
Oltre l’orizzonte dimenticherò il tuo nome, ma ogni volta che m’incammino l’orizzonte si allontana.
Se n’è andata come la notte; all’alba, senza far rumore.
Ho abbandonato la vita precedente e ora ne costruisco una nuova, come dire: il tramonto è andato ora bisogna aspettare l’alba.
Un abbandono non richiede necessariamente un saluto, una fine dichiarata, un momento consapevole, un “addio” detto prima di voltarsi, uno sguardo che si sofferma su ciò che non sarà più, esitando tra malinconici nodi… No. Un abbandono può già essere adesso, silenzioso, mentre – ignari – stiamo l’uno accanto all’altra, vicini… ma con le Anime distanti come due universi invisibili.
Facevo le pulizie d’autunno (ci sono le pulizie d’autunno?). Comunque ho deciso di buttare via un po’ di vecchi cari scheletri che ingombravano l’armadio. Se non per altro, mi serviva posto per i cappotti invernali.
Dicono che la vita va avanti, ma dentro di te qualcosa si ferma, per sempre.
Pensa come ti senti allo stadio se non tifi per nessuno. Solo no? Malgrado tutta quella gente.