Anna Bellinghieri – Cielo
Se il cielo fosse un libro le stelle riempirebbero la pagina più luminosa.
Se il cielo fosse un libro le stelle riempirebbero la pagina più luminosa.
Nuvole al vento, nuvole che vagano senza una meta, come pensieri eterei e senza tempo, nuvole che ci fanno sognare di poter sfiorare il cielo, nuvole che riportano alla mente il passato, svanito in un lampo continuo di felicità, nuvole che ci accompagnano nel presente e verso il futuro, nuvole che assumono le più bizzarre forme risvegliando la nostra fantasia, nuvole pure e innocenti come i sogni di un bambino.
Solo affrontandolo il buio, saremo in grado di vedere oltre. Magari oltre il velo nero ci troveremo a luce ma per paura non ci spingiamo oltre, lasciando vivo per sempre il mistero.
Talvolta abbiamo bisogno di un visto, per riuscire a vedere un orizzonte più vasto.
Il bello del cielo sono proprio le nuvole, un profondo celeste macchiato da un puro bianco sfumato.
Dalla finestra scorgo il cielo: oggi mi assomiglia, triste e cupo, abitato da nuvole grigie. Solo un lieve scorcio più chiaro fa sperare, con sollievo, ad un’apertura di serenità. Anche lui, sempre in movimento come la vita, ci illuminerà, ancora, di luce e calore di giorno e, stellato, brillerà di notte.
Anche se immortale e potente, se ha sottomesso le stelle ai suoi voleri di morte, come può Dio donare ai suoi l’amore macellando, rapendo, quello di un altro? Svela così la sua vera natura dietro l’apparenza, e i suoi veri scopi, mostrando volti e sembianze che lo smascherano. Non è odio, né troppa morale, la verità delle sue vittime (forse vittime della sua morale sciagurata). A volte è amorevole avvertimento, che mostra purtroppo la sua fine, prevista dalla scienza esatta. Per questo odiate.