Paolo Covini – Abbandonare
Molti non si accorgono che al loro fianco hanno una persona che li renderà felici per tutta la vita e che li completa, purtroppo se ne accorgono nel momento in cui le hanno abbandonate.
Molti non si accorgono che al loro fianco hanno una persona che li renderà felici per tutta la vita e che li completa, purtroppo se ne accorgono nel momento in cui le hanno abbandonate.
Forse avrei dovuto buttarmi sulla Palmiro Togliatti e far vedere a tutti quanto era grande il sentimento per te. Ti sarebbe piaciuto, vero?Canzone delle vanità, niente ci resta, ma almeno avresti avuto una dedizione d’amore assoluta.Come mio nonno, che non può camminare e chiama mia nonna dal letto e grida: – Giuditta! Giuditta!E nonna corre come questo treno che sfreccia vicino all’acquedotto romano in rovina. Quello è amore: la follia di una dedizione totale che ti fa superare tutto, anche le tue difficoltà fisiche. Spesso, quando ti giravi nel letto accanto a me, ho pensato che volessi la stessa cosa, ma ho proiettato su di te un desiderio soltanto mio.Avrei dovuto urlare, mettermi a buttare le tue cose dal balcone, il rasoio, il pigiama, e magari colpire qualcuno che guardava le vetrine di quei sei negozi che stanno lì sotto, forse anche rompere i vetri della finestra, macchiarmi le mani di sangue, sfigurarmi il volto. Invece ti ho semplicemente detto: – Va bene. Ciao.
Non pensare a chi non ha voluto più accompagnare i tuoi passi. Farai molta più…
Dicono che se non uccide fortifica, ma tu quanto mi hai ucciso!
La fine di un amore a cosa è paragonabile? È come quando cadi dalla bicicletta tra la folla, è umiliante, e nonostante tu sappia andare in bicicletta, hai paura a risalirci, perché temi ancora di ricadere e di riprovare la stessa umiliazione, senza che ci sia qualcuno a risollevarti.
Non sono un uccello; e non c’è rete che possa intrappolarmi: sono una creatura umana…
Forse c’è qualcosa di peggio di un amore finito: La perdita di volontà nel credere…