Giuseppe Catalfamo – Abbandonare
La “cosa vivente” più nefasta e nefanda sboccia ad inizio estate. Quelli che abbandonano gli animali.
La “cosa vivente” più nefasta e nefanda sboccia ad inizio estate. Quelli che abbandonano gli animali.
Amore mio, luce della mia vita, pulcino mio…Il tuo corpo, per me, è come il…
Gli addii mi fanno sempre male alla gola, ho bisogno di più “ciao”.
Il mio “es” iniziò a smarrire certezze quando s’accorse d’essere palindromo sillabico.
“Non troverai mai più una migliore di me” una tipica frase che conclude una storia. Solo a distanza di anni questa frase è per me un macigno che opprime i miei giorni. quanto avevi ragione!
Ci sono cose che non ci lasciano soli neanche quando son lontane o non abbiamo più voglia della loro presenza.
Si può abbandonare con la colpevolezza di ritrovare, ma ci si può trovare con la consapevolezza di abbandonare.