Rita Lombardi – Abitudine
Sarò anormale ma non sopporto le feste comandate, mi danno il senso dell’ipocrisia.
Sarò anormale ma non sopporto le feste comandate, mi danno il senso dell’ipocrisia.
La cattiveria è peggio dell’ebola, colpisce tutti indistintamente.
Siamo responsabili delle nostre parole, non delle interpretazioni che gli altri ne danno.
A perdere io ci sono abituata, è cosi da sempre, perdo la pazienza, chi amo, gli amici, il conto dei giorni, il guaio è quando perdo me stessa, non è mai stato facile riuscire a ritrovarmi.
Gli era accaduto in quel momento ciò che accade sempre alle persone che, all’improvviso, sono messe davanti all’evidenza di una cosa che fa loro vergogna. Egli non seppe atteggiare il suo viso alla circostanza, visto che la moglie aveva scoperto la sua colpa: invece di mostrarsi offeso, di negare, di giustificare, di chiedere perdono, magari di affettare indifferenza – tutto sarebbe stato meglio che quel che aveva fatto – il suo viso, proprio involontariamente (azioni riflesse del cervello, pensava Stepan Arkadevic, che si dilettava in fisiologia) s’era atteggiato al suo sorriso abituale, buono, e perciò stupido in quel momento.
Ciò che la gente spesso dimentica, è che vedere è diverso da sapere.
L’abitudine a ciarlare rende l’uomo oratore.