Giovanna Milluzzo – Abitudine
Ci si abitua a tutto anche al peggio.
Ci si abitua a tutto anche al peggio.
Si cessa di essere colpevoli solo quando si diventa vittima di un’ingiustizia più grande.
Ogni diatriba umana vede ambedue le parti concettualmente convinte d’esser nel “giusto”. Non è possibile.
La noia nacque un giorno dall’uniformità.
Si cambia più facilmente religione che caffè.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
M’abituerò. M’abituerò ad appoggiare la mia mano al muro, certo, la tua spalla era più morbida, ma devo abituarmi all’idea che non è più qui per sorreggermi. M’abituerò a star zitta, ormai nella stanza accanto non c’è più nessuno che mi ascolti. M’abituerò a fare a meno delle tue scuse inutili, dei tuoi ti amo fasulli, dei tuoi “non posso fare a meno di te”. M’abituerò anche a non amarti più, ma non adesso, col tempo forse. M’abituerò a tutto, ma una cosa è certa, non riuscirò mai ad abituarmi all’idea che mi ci devo abituare.