Claudio Visconti De Padua – Abitudine
Non fate del vostro giorno un: dì (vano).
Non fate del vostro giorno un: dì (vano).
Succede che a volte cerchiamo l’amore per la paura di rimanere soli.A volte mutiamo noi stessi per paura di non essere accettati.Portiamo avanti storie per abitudine.Crediamo di amare qualcuno ma poi in realtà ci accorgiamo che non è così, ma cerchiamo solamente negli altri ciò che non troviamo in noi stessi.E ci trasciniamo con lenta agonia.Ci attacchiamo subito alle persone che ci danno affetto o qualche tipo di attenzione, perché ci fanno stare bene.E finiamo per ferire tutti.A volte, invece, amiamo senza misura fino a dimenticarci di noi stessi.Fino a donare l’anima.Fino a quando non ci resta più nulla attorno.Si, perché quando ci innamoriamo, ci dimentichiamo di tutti.Ma quando rimaniamo delusi ricominciamo ad avere paura di amare ancora.E inevitabilmente la paura della solitudine si concretizza.E la ruota riparte.Fino a quando, non capiamo che dobbiamo amare in modo diverso, amare per la prima volta davvero, partendo da noi stessi.E allora tutto cambia.
Il caso vuole che troviamo la persona sbagliata nel tempo giusto, e la persona che fà per noi nel tempo sbagliato, forse anche l’amore è una questione di tempo!
Le anime superficiali dimenticano facilmente i dolori e le emozioni!
Dio creò la terra, e dalla terra creò l’uomo, e dall’uomo creò la donna! Così tutto iniziò da Dio e tutto fu creato per la donna. Il resto fu ed è una via di mezzo!
Così bramo un tuo bacio o divina fanciulla: come chi è stanco riposare su prato molle, o chi assetato bere acqua fresca e limpida che sgorga da bianca roccia.
Come le onde s’infrangono ripetutamente sugli immobili scogli, i miei pensieri s’infrangono sulla tua immagine e nulla distoglie quella forza, quell’impeto che s’alimenta più forte con la brezza della sera, quando tutto s’adombra e il tuo viso rifulge tra mille stelle come la luna si specchia sul mare. Ti amo.