Antonio Pistarà – Abitudine
La cosa peggiore che possa accadere è che non accada nulla…
La cosa peggiore che possa accadere è che non accada nulla…
Non sapevo se piangere o ridere. Speravo solo d’essere presa a botte. Rinchiusa in una clinica psichiatrica.
Ogni piccola trasgressione impunita trasmette un segnale negativo che gli altri inevitabilmente finiscono per cogliere e utilizzare.
Se si ripetesse il diluvio universale, molti pensionati inps sopravvivrebbero perché sono abituati a sopravvivere con l’acqua alla gola.
Sei il mio cielo, stella, firmamento.
A volte faceva semplicemente finta d’essere felice. Era diventata tanto abile in questa farsa che neanche lei si rendeva conto quanto avviava il meccanismo, tale da non accorgersi di far finta anche con se stessa. Si accorgeva bene, invece, quando il meccanismo cessava. Accadeva alla fine della giornata, quando rincasava e guardava attorno tutte le sue cose immobili, fisse, mentre in lei tutto tornava in movimento o, meglio, il movimento scopriva le fratture, i tentennamenti. Le cose che aveva dentro erano differenti da quelle fuori, era tutta rotta all’interno al punto che nemmeno un milione di risate avrebbero potuto ripulirla da quelle macerie.
Quante belle parole, ma i fatti quando arrivano?