Aristotele – Abitudine
L’abitudine è in qualche modo simile alla natura, giacché “spesso” e “sempre” sono vicini; la natura è di ciò che è sempre, l’abitudine di ciò che è spesso.
L’abitudine è in qualche modo simile alla natura, giacché “spesso” e “sempre” sono vicini; la natura è di ciò che è sempre, l’abitudine di ciò che è spesso.
Ma se i morti sono in Paradiso, perché portare i fiori al cimitero?E se malauguratamente fossero all’inferno perché illuminarli con futili lumi di cera? Potrebbero forse guardarci indignati?Se l’anima vive ed è invisibile non sarebbe meglio rimembrarli col pensiero anch’esso invisibile e intoccabile?E se l’anima sopravvive alla morte perché li chiamiamo defunti?
L’abitudine a ciarlare rende l’uomo oratore.
La mente è micidiale, ti fa dire cose che il cuore non sente più, e…
Un’abitudine significa mantenere una promessa a se stessi.
Scrivo la mia vita per ridere di me e ci riesco. Scrivo tredici ore al…
Tutti gl’uomini straordinari sono palesemente malinconici, collocando l’uomo malinconico a una zona prossima all’alterazione.