Maria Caterina Vicino – Abitudine
L’abitudine a fare ricorso a segni di identificazione esteriori, piuttosto che alla conoscenza effettiva della persona, pervade ogni contesto sociale.
L’abitudine a fare ricorso a segni di identificazione esteriori, piuttosto che alla conoscenza effettiva della persona, pervade ogni contesto sociale.
Non c’è sempre tempo. C’è anche: è troppo tardi.
“Ormai ti conosco” che brutte parole è come se tu mi confinassi un un angusto spazio, come se mi rinchiudessi in uno squallido standard. No! Non mi conosci, non sai, nemmeno io mi conosco, perché come scrisse qualcuno… siamo uno nessuno e centomila! A seconda di cosa proviamo e di ciò che viviamo e io vivo!
È difficile essere positivi quando nulla va nel verso giusto…
La gente che dorme sotto la coperta del conformismo riposa bene, si fa le sue…
Quando voglio qualcuno inconsapevolmente gli prendo il dito…come i bambini… un gesto che sa tanto di dolcezza!
Oggi è un tempo che non sarà domani.