Mario Zucca – Accontentarsi
Un giorno portai alla maestra una mela e lei mi diede un bacio. Il giorno dopo le portai un’anguria ma lei non capì.
Un giorno portai alla maestra una mela e lei mi diede un bacio. Il giorno dopo le portai un’anguria ma lei non capì.
La vita è davvero un viaggio con un treno pazzerello e un po spericolato, e a volte dubiti ci sia il conducente, visto che passa anche con il rosso e in certe stazioni non fa mai tappa. Intanto però il viaggio prosegue, o forse deve per forza proseguire, e tante volte si perdono anche i bagagli. Molti me li sono fatti a piedi, ma alla stazione sono sempre arrivata in tempo per vedere il mio treno partire! Ma a volte si è stanchi di camminare a piedi e per rialzarsi e una impresa ardua, e tutto sta nel ritrovare la forza di rialzarsi e fare i primi passi. O forse in quel momento stiamo solo seguendo un copione,! Fatto sta che in questo viaggio della vita di cui conosciamo la meta e i tanti obbiettivi ma non certamente i disagi che può includere durante il suo tragitto prima di arrivare a destinazione prima di a riuscire a raggiungere i nostri obbiettivi fatti di tante speranze, ma quante se se ne vanno perdendo strada facendo, lasciano in noi tanta amarezza. Gioie e dolori si intersecano in questo, ma è inevitabile per che non preventivati da noi.
Non ho la presunzione di essere migliore, io. Mi accontento di essere me stessa.
Nessuno maipuò amarecome noivorremmo!Nessuno maipotrà darecome noimeritiamo…Nessuno maipotrà donareil suo cuorequanto alnostro!
Cammino con i miei pensieri, avvolte stanca, ma dalla terra non mi sollevo, ma resto…
Smettila di criticarti, smettila con le tue paranoie infondate, ma solo create dalla paura di non essere accettata per quello che sei. Ricorda che non tutto è quello che sembra, a volte si vorrebbe essere diversi, ma siamo quello che siamo e tu sei bellissima per quello che sei.
La vita e un pendolo che oscilla tra dolori e gioie e non ci sono…