Silvana Stremiz – Anima
Non puoi togliermi quello che mi hai “donato” perché di esso si nutre la mia anima, e se vedi scendere una lacrima sta sussurrando ancora una volta “ti voglio bene”.
Non puoi togliermi quello che mi hai “donato” perché di esso si nutre la mia anima, e se vedi scendere una lacrima sta sussurrando ancora una volta “ti voglio bene”.
Inizio a credere che Dio sia troppo complicato.
se fossimo tutti stelle pure d’animo, come sarebbe bello il cielo!
Le piccole carezze del cuore sono quelle che ti sfiorano appena eppure, riescono a trapassare…
Non esiste nessuna distanza talmente grande da impedire l’incontro di due anime. Se due persone lontane tra loro non si incontreranno mai, significa che in fondo, non si sono mai cercate davvero. La vera distanza tra due persone, si misura dal modo in cui ci si guarda.
Si dice che l’anima resta e la carne muore. E lo si dice sottolineando l’importanza dell’anima rispetto alla carne. Che errore! Proprio perché muore la carne è più importante dell’anima. Di anime ce n’è un vagone di scorta. Ma di carne… Quando la carne è finita, in segno di nervosismo ti mangi le unghie. È la carne che è importante, l’anima la trovi anche al supermarket delle fedi: animismo, reincarnazione, ortodossi, poco ortodossi, per niente ortodossi, mormoni, cattolici, calvinisti, ce n’è per tutti, e ciascuno di noi ha un solo inestimabile corpo e mille anime in accessorio. L’anima buona, l’anima candida, l’anima nera. Possiamo essere un giorno generosi e un giorno crudeli. Un giorno innamorati e un giorno carichi d’odio. È solo il corpo, la carne, che testimonia che siamo sempre noi, la stessa persona che cambia tutte queste anime, tutti questi atteggiamenti, come un vestito: l’anima casual, l’anima da sera.
Il dubbio è il tarlo dell’anima, si insinua lentamente infido e divora tutte le sicurezze.