Francesco Avella – Ateismo
Vorrei che la razionalità si incarnasse sotto le sembianze di una donna, così finalmente i credenti verrebbero condannati all’ergastolo, per tutte le volte che l’hanno stuprata.
Vorrei che la razionalità si incarnasse sotto le sembianze di una donna, così finalmente i credenti verrebbero condannati all’ergastolo, per tutte le volte che l’hanno stuprata.
Mi chiedo perché oggi come oggi essere atei è diventata una moda!?
L’ateismo è un segno di forza di spirito, ma fino a un certo punto soltanto.
L’intelligenza fa comprendere che Dio è la propria coscienza.
Dio non esiste.Non posso certo affermare il perché, ma il come sicuramente.
Non credo né in santi né in miracoli, perché vivo di pianti e di ostacoli.
I credenti non vogliono rispetto, ma sottomissione.Pretendere che un ateo non possa criticare le credenze religiose, anche tramite la satira più estrema, significa pretendere la sottomissione della libertà di pensiero alla fede.Una fede che, tra l’altro, rappresenta un insulto alla ragione, alla logica e al buon senso, tutte cose che per un razionalista hanno valore, quindi dovrebbero essere gli atei a chiedere rispetto per la loro razionalità, continuamente stuprata dalle credenze religiose, tanto irrazionali quanto ridicole.