Antonio Muntoni – Ateismo
Dio non crede in me… per quale motivo dovrei credere in lui?
Dio non crede in me… per quale motivo dovrei credere in lui?
Credo in Dio come crede chi non crede di credere, alla fin fine:tutti credono esso…
Penso che il mio talento sia quello di non avere talento…
Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna, al contrario, andarne fieri, a testa alta, perché…
Dirò solamente in generale che tutto quel che dicono gli atei per impugnare l’esistenza di Dio dipende sempre o dal fingere in Dio affezioni umane, o dall’aver attribuito ai nostri spiriti tanta forza e saggezza da far presumere di determinare e comprendere ciò che Dio può e deve fare.
Nemmeno uno di noi ha deciso di nascere, né tantomeno ha potuto scegliere in quale parte del mondo venire al mondo; di conseguenza, nessuno sceglie quale lingua madre avere, nessun italiano ha scelto di imparare a parlare prima la lingua italiana. E ora veniamo alla religione: quanti cristiani, musulmani o induisti hanno scelto di nascere in una famiglia cristiana, musulmana o induista? Ovviamente nessuno, per lo stesso motivo spiegato prima. Quindi, siccome quasi tutti i credenti si limitano a continuare a seguire la religione tramandata dalla famiglia di nascita, ne consegue che, quasi tutti, sono diventati cristiani, musulmani o induisti per lo stesso adattamento dovuto al caso che si verifica per la lingua madre.
Non fatevi manipolare i pensieri dalle dottrine religiose scritte da uomini, dominate invece le dottrine con il vostro raziocinio.