Marika Solfatti – Cielo
I suoi occhi erano dannatamente profondi. Più del cielo, del mare, del mio dolore messi assieme.
I suoi occhi erano dannatamente profondi. Più del cielo, del mare, del mio dolore messi assieme.
La notte accarezza i pensieri e distende le rughe del giorno.
È bellissimo tutte le volte che guardiamo le stelle, lo sguardo si perde per ognuna di loro.
Il cielo ci racconta molte cose, se impariamo a conoscerlo.
La luna ha proprio un particolarissimo fascino, tra le nubi oscure poi diventa irresistibile.
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.
L’incanto del tramonto è il regalo del giorno che va via. Il crepuscolo è l’alba della notte.