Marisa Marimare – Cielo
Talvolta abbiamo bisogno di un visto, per riuscire a vedere un orizzonte più vasto.
Talvolta abbiamo bisogno di un visto, per riuscire a vedere un orizzonte più vasto.
Smettere di credere nei sogni è come guardare le stelle e pensare che non esistano.
Ma intanto la noce [una noce di nuvola, è detto prima] aveva partorito e svolto il più nero e feroce nembo che si vedesse da un pezzo in qua. Parve che si avventasse direttamente sul campanile, unico desto in quella vasta calura pomeridiana sprovveduta, per soffocarvi la squilla. Ma lì fu respinto, inzeppato su sé medesimo come un furioso che venga a scontrar la corsa e la rabbia su due saldi pugni. Di steso ch’era, crescente ad aduggiar cielo e terra, ribollì come la risacca del mare, rifluì e impennò il suo precipizio in una colonna da sfondare il firmamento.
Le persone guardano il cielo perché hanno sete d’infinito.
Ed anche la luna, chiuse gli occhi e si addormentò.
Essere sul chi va là è vivere, farsi cullare da certezze è morire.
A volte, anche nelle più belle giornate di sole, ti può piombare addosso un fulmine a ciel sereno, mentre puoi vedere un raggio di sole e di speranza anche nelle peggiori giornate di pioggia e di vento.