Socrate – Cielo
Tanto tuonò che piovve.
Tanto tuonò che piovve.
Alcune notti sembra che le stelle sorridano e la luna, la luna pare avere un volto, il suo volto.
È quel manto stellato che avvolge ed incanta a render speciale e magica la notte ed il silenzio è la sua soave e muta voce.
È solo di notte, in cima ad un monte che riesci a vedere bene la costellazione. Nel corso dei secoli quanta gente ha espresso un desiderio o una speranza riponendola in un astro?Ogni stella ha una storia da raccontare…
Il sole dà splendore alle giornate e di notte illumina la luna per tenerci compagnia.
Soave e pura scende dal cielo, agl’occhi ed allo spirito il suo candore dona per cogliere negl’attimi l’istinto della vita. Quanto è bello tutto fermare e ad essa con incanto guardare.
Tu magica luna d’argento che mi porti lontano dolce e misteriosa. Stanotte chiacchiereremo insieme tra i sentieri nudi di un algido inverno. Ti racconterò di me delle mie paure, delle mie speranze perdute, dei miei sogni rubati alle clessidre della vita. Busserò alle sillabe dell’alba sorseggiando perle di rugiada ai rami della saggezza. Lascerò a te le mie vergini speranze prima che il sole dell’aurora porti via l’innocenza dei miei sogni di poeta e così potrà e il mio cuore gioire mentre il mio animo sentirò rifiorire.