Nadia Consani – Comportamento
Cogliere l’attimo… la frenesia del quotidiano spesso non lascia il tempo di cogliere un fiore prima che sbocci, così che perdiamo l’essenza del suo profumo.
Cogliere l’attimo… la frenesia del quotidiano spesso non lascia il tempo di cogliere un fiore prima che sbocci, così che perdiamo l’essenza del suo profumo.
Si posso ripercorrere i propri errori, ma non serve a porvi rimedio e neppure a…
Quando sei giovane, ingenuo, e sognatore saresti disposto a far qualsiasi cosa per ottenere quello che desideri. Talvolta ti capita di renderti ridicolo. Talvolta ti capita di sentirti come se nessuno oltre te capisse ciò che fai e il motivo per cui lo fai. Come se solo tu avvertissi che c’è dell’acqua sotto quella terra. E allora scavi, scavi, scavi. Nessun amico, per quanto in buona fede e in possesso dei migliori consigli del mondo, riuscirà a distoglierti dal tuo obiettivo. Continuerai a scavare. Anche a mani nude, anche aggrappandoti ad ogni minimo segnale che ravvivi la tua speranza di non esserti sbagliato, di non aver sprecato tempo, energie, impegno per qualcosa, per qualcuno che non lo meritasse. Il fatto è che finché su quel fondo non ci arrivi tu, da solo, con le tue convinzioni e con la tua testa, con tutte le cicatrici e i segni che restano indelebili, non capirai. E solo una volta toccato il fondo, esausto, alzerai la testa e troverai le stelle lassù ad aspettarti. E capirai. Capirai che quelle stelle lassù ci son sempre state, ma che non avresti mai potuto vederle prima. Che ora sai da che parte andare. E, a quel punto, crescerai.
Il dono dell’arrivismo appartiene ai coglioni che non conoscono i propri traguardi.
Chi vuol conoscere il suo vicino, osservi bene con cosa alimenta il suo essere. Sarà insignificante colui che bada all’insignificante. Sarà nobile chi cura le parti nobili.
La fine e sottile arte di aiutare un amico e poi sparire, in silenzio, come se nulla fosse accaduto, mentre lui comprende tutto e, da solo, va avanti e vince la sfida giornaliera con la Vita.Questa è la mia soddisfazione.
Per una che come me lotta, ascolta e cerca di capire esiste quel punto in cui subentra la cosi detta “indifferenza” e da quella non c’è ritorno. Decadono emozioni, sentimenti, stima e voglia di continuare ad ascoltare e capire. Ecco che allora non soffri più, asciughi lacrime e regali lo stesso menefreghismo, arroganza e strafottenza che ricevi.