A. G. Lentovsky – Viaggi e vacanze
Andare in vacanza è la cosa più facile: basta chiudere gli occhi e varcare la soglia della propria anima.
Andare in vacanza è la cosa più facile: basta chiudere gli occhi e varcare la soglia della propria anima.
La vita è un viaggio: ci si può trovare bene e lasciare la mancia oppure ci si può trovare male, tanto da chiedere il resto.
L’unico limite delle foto è che l’odore di quel momento rimarrà impresso solo nella mente del fotografo.
Non so cosa sia di preciso: profumi, sorrisi, sensazioni, sguardi o colori che scatenano una reazione di familiarità ed empatia con certi luoghi e certe persone, ma ti entrano nelle vene, le senti tue, ti senti a casa, e vorresti tenere quelle sensazioni sempre con te.
Per mari e per terre me ne andai, dopo venti anni tornai, il mio nome è Ulisse, ma già lo saprai.
Alla luce di questo faroguardo il mare di notte.Calme e placide le onde s’infrangonodelicate sugli scoglidove due ragazzi si tengono per mano.All’orizzonte le ultime barcheritornano in portoe i marinai soliritorneranno nelle loro case.Quanta gente malinconicapasseggia in riva al mare,quanta gente hai visto piangerequanta gente hai visto soffrire.Sento il tuo profumo e non vorreipiù partire rapita dallatua maestosità.Mi chiedo qunti segreti nascondiquanta gente arriva ogni annoquanta gente è triste quando parte…
Imparare ad autogestirsi è la prima cosa da imparare nella vita di un uomo, per evitare di doversi sorbire sproloqui allucinanti da parte di saccenti sapientoni ignari d’aver smesso d’imparare nel momento stesso in cui si son sentiti arrivati.