Abel Bonnard – Ricchezza & Povertà
Il denaro non deve essere se non il più potente dei nostri schiavi.
Il denaro non deve essere se non il più potente dei nostri schiavi.
Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli.
Con i soldi sperperati dal Vaticano per scegliere e eleggere un nuovo papa, si potrebbe dare da mangiare a tantissime persone che muoiono di fame ogni giorno. A questo punto non ci resta altro che augurarci che il nuovo Papa sia davvero degno di essere chiamato “Francesco”, sinonimo di umiltà, semplicità e carità al servizio dei più poveri, deboli e indifesi.
La povertà è quella mostruosa sventura che ottunde il senno della persona e consegna ciò che resta alla generosità dei cani.
L’arroganza è una lurida risata in faccia. Grassi singhiozzi di falsa euforia. Nel l’illusione di benessere e prepotenza che solo i soldi sanno dare.
Per ogni povero che impallidisce di fame, c’è un ricco che impallidisce di paura.
La ricchezza e l’apparato che ne consegue trasformano la vita in una rappresentazione in cui, col tempo, anche l’uomo più onesto deve, suo malgrado, diventare un commediante.