Francesca Leone – Abitudine
Non datemi né onori né ricchezze ma datemi certezze, senza trucco senza inganno che assicurino il domani a quelli che verranno.
Non datemi né onori né ricchezze ma datemi certezze, senza trucco senza inganno che assicurino il domani a quelli che verranno.
Dovresti smetterla di usare il condizionale per quello che vuoi.
Se per gli addii prima o poi ce ne facciamo una ragione, alle presenze assenti no!
Alcuni riescono benissimo a fare a meno di noi, ma noi, non riusciamo a fare a meno di loro.
L’immagine di una persona sconosciuta risulta offusca, ma nel momento in cui la incontri la tingi con i colori più adatti all’apparenza.
L’abitudine è una casa all’interno della quale abbiamo rinchiuso la nostra vita, impedendoci di godere di tutta la vita che è fuori. Ogni mattina apriamo le porte e le finestre della nostra vita!
Impara a fare a meno di chi riesce a fare a meno di te, anche se fa male. Impara a non dipendere da nessuno.
Le cose ottenute subito hanno un breve termine , ed anche se fossero state fonte di soddisfazione rimangono archiviate per una mancata valutazione da un arrivo improvviso.
Non fare della vita un’abitudine, ma abituati a viverla sempre in maniera diversa.
Aveva, come altre persone, l’abitudine di sorridere esageratamente quando voleva trattenere il pianto.
Il gioco è lo stesso. È chi partecipa al gioco a fare la differenza.
Ci ostiniamo sempre a dare un senso a ciò che accade e dare un nome alle cose. In verità non c’è un motivo preciso per quello che accade e ci sono cose che non hanno un nome sono li per essere ammirate e basta.
I cambiamenti possono spaventare, ma sono stimolanti, mentre le abitudini sono letali.
La routine porta al delirio, la noia inconsciamente ci porta a cambiare automaticamente qualcosa che non va, a fare qualcosa di nuovo e lì, scoprendo qualcosa di nuovo, altro di piacevole lo inseriamo nella quotidianità. Finché anche di quella non ci stancheremo. Un ciclo di piccole cose che portano a piccole gioie.
Siamo, forse, troppo immersi in un mondo che usa il “bene” come un paravento per coprire biechi interessi, tanto da non riuscire nemmeno più a concepire un piccolo gesto fatto con un cuore colmo di ideali.
Io sono come il genio di Aladino, ogni tanto sembro sparire nel nulla all’improvviso. Ma non preoccupatevi troppo di queste mie assenze ripetute e periodiche, basta strofinare la lampada e io compaio e ricompaio come per magia.
È la forza dell’abitudine, o tante volte solo il tuo menefreghismo?