Aurora Trevisan – Abuso
Quando una persona è troppo buona si cerca di abusarne…ma ricordiamoci che anche lei ha un limite che può essere superato.
Quando una persona è troppo buona si cerca di abusarne…ma ricordiamoci che anche lei ha un limite che può essere superato.
Diceva di amarmi e io gli credevo, me lo diceva sempre, dopo ogni lite, e io perdonavo.Le sue mani non conoscono carezze. Devo lasciarlo, devo scappare, gridare, non so, ma devo qualcosa.O sarà lui a fare “l’ultima cosa” contro di me… e non potrò più raccontarlo a nessuno.Devo salvarmi, io voglio vivere.
Da donna a donna, ti chiedo di guardarti allo specchio, dopo che lui ha lasciato il segno del suo amore sul tuo corpo e nella tua anima. L’amore, non è violenza, non è sottomissione, non è plagiare, non è la non considerazione, non è mancanza di rispetto, non è togliere la dignità, non è oltraggio, non è mostrare la propria forza, non è uccidere, non è prepotenza.L’amore è rispetto, è comprensione, l’amore è la forza che ti fa andare avanti, l’amore è aiuto, l’amore è stima, l’amore è avere la forza di capire l’altro, l’amore è perdono, l’amore è gentilezza.Dove c’è violenza c’è odio e l’odio fa male a te e a lui, perché l’odio blocca l’amore.Non tacere, questo non ti salverà, lui non ha bisogno di te come ti dice dopo la violenza, lui ha bisogno di un medico che l’aiuti. Noi donne crediamo di essere sempre delle crocerossine e poi finiamo che la croce la devono mettere sulle nostre lapidi. Non pensare che per te sia finita, che meriti ciò che ti sta capitando, che la colpa sia tua, non uccidere quello che sei, lui non merita questo!
L’orrore quotidiano, quello che ti distrugge dentro senza sosta, la violenza delle parole, la violenza sulla mente che ti costringe a non essere te, perché in fondo, come te stessa non vai mai bene. Tanto, qualunque cosa tu faccia sei sempre in balia dei suoi cambiamenti d’umore. Ascoltare quelle parole che sembrano finestre sul mondo, ma si rivelano muri dove andare a sbattere, muri che feriscono la propria dignità, quelle parole che come coltello ti uccidono lentamente e ti domandi, cosa ci stai a fare a questo mondo. Poi arrivi tu e ti prometti di occuparti di te. Nessuno, se non tu, puoi farlo, iniziando a rispettare la tua dignità di persona. Non è facile, ma ci puoi provare.
Non potremo mai capire sino in fondo, perché così va.Sicuramente possiamo fare tanto questo si.Quello che però, può scatenare una presa consapevolezza è talvolta indicibile. Ciò che fa rimanere impietriti, è quello che molte donne sanno, vivono, stando in silenzio tra quelle mura del silenzio, o in quelle vie di una città distratta, troppo distratta, aggiungerei menefreghista.Uomini che si sentono potenti, incapaci loro stessi di piccoli gesti, come capire…Sono, potenti solo nella violenza cruda, dura, in quella città che consacra criminali, per il solo fatto di non voler agire. Basta interagire, si basta quello.Quindi invito le Donne a interagire e a non aver timore, ecco adesso si, lo dovete fare, siete quello che di più caro ci sia sulla terra. Non lasciate che cimici della violenza si avvicinino lasciando quel puzzo di schifo addosso.
La stupidità è quella parte di noi che si lascia adulare, dalle persone che promettono Amore, Ma alla fine non fai nient’altro che farti fregare. Permettendo a queste di lasciare un incolmabile vuoto nel cuore.
Il sangue di una rosa spezzata non lascerà mai i palmi del suo carnefice.
L’autocommiserazione è una droga pesante.
Premonizioni: Stalking da parte del proprio destino. Si può denunciare?
Sarebbe troppo facile e anche bello potersi nascondersi dietro a un velo, la propria identità. Ma poi a cosa servirebbe? Solo a mascherare la vera identità.
La scuola oggi è in mano agli psicologi e agli psichiatri che trasformano il disagio giovanile in patologia.
Il mondo ormai l’abbiamo fatto diventare un cesso e trattato da tale, e proprio come un cesso, sarà a nostra disposizione solo per un certo periodo, comunque limitato e soltanto di passaggio, quindi cerchiamo di non sporcarlo ulteriormente e possibilmente lasciarlo pulito, grazie!
Il femminicidio, quelle anime frantumate da un odio e una violenza travestiti da “amore”.
Come si può far del male a una persona che va in cerca solo di vivere sereno e tranquillo, e che va in cerca del suo piccolo mondo, in una vita già troppo dura? Come si può indurre a vivere dispiaceri e sofferenze verso chi già è bastonato dalla vita?
Le cattive compagnie si nascondono dietro la parola amore, una parola usata ed abusata.
Al maligno, disturba la conoscenza di chi, con semplici parole, espone soluzioni che sono sotto gli occhi di tutti.
L’egoista che abusa del proprio potere, con una mano raccoglie monete e con l’altra dovrà farle cadere.