Sabrina Ducci – Abuso
Non permetterò mai più alla crudeltà altrui di invadere i miei pensieri come metastasi incurabili che avvelenano tutto con l’immoralità vomitata da chi non ha un briciolo di umanità.
Non permetterò mai più alla crudeltà altrui di invadere i miei pensieri come metastasi incurabili che avvelenano tutto con l’immoralità vomitata da chi non ha un briciolo di umanità.
Sarebbe troppo facile e anche bello potersi nascondersi dietro a un velo, la propria identità. Ma poi a cosa servirebbe? Solo a mascherare la vera identità.
Esiste una consapevolezza che ci permette di superare i nostri limiti e di lottare contro le ingiustizie: è la forza di chi ha la coscienza pulita e combatte per difendere la propria dignità.
La scuola oggi è in mano agli psicologi e agli psichiatri che trasformano il disagio giovanile in patologia.
Quante volte la cattiveria ha cercato di uccidermi, ma io la guardavo e la ignoravo.
Il mondo ormai l’abbiamo fatto diventare un cesso e trattato da tale, e proprio come un cesso, sarà a nostra disposizione solo per un certo periodo, comunque limitato e soltanto di passaggio, quindi cerchiamo di non sporcarlo ulteriormente e possibilmente lasciarlo pulito, grazie!
Tutti nella vita finiranno per usarti con o senza il tuo permesso, poi puoi solo sperare che si liberino presto di te, così almeno non faranno più parte della tua vita. L’unica cosa che forse puoi scegliere è solo il modo, ribadisco il forse.
Non c’e indecenza in un corpo nudo. Indecente è chi non sa rispettarlo.
Penso ai bambini, così piccoli e incapaci di difendersi dalle bestialità degli adulti e il mio cuore piange per quelle ferite procurate da coloro che invece di prendersi cura dei più piccoli e difenderli dalle cattiverie e dalle ingiustizie, procurano loro ferite che difficilmente guariranno.Il peso della bestialità dei grandi non dovrebbe gravare sulle spalle di un bambino che inevitabilmente conviverà non solo con ingiusti sensi di colpa ma anche con ferite che lacerano l’anima e che non permetteranno loro di vivere appieno la propria vita.Chi usa e abusa dei bambini non merita di essere definito essere umano, perché in questi comportamenti non c’è niente di umano; in caso contrario, io mi vergogno profondamente anche solo al pensiero di condividere le sembianze con questi individui.
Tutti siamo potenziali criminali. Il crimine non ha sesso né posizione geografica né religione.
Quando una persona è troppo buona si cerca di abusarne…ma ricordiamoci che anche lei ha un limite che può essere superato.
Diceva di amarmi e io gli credevo, me lo diceva sempre, dopo ogni lite, e io perdonavo.Le sue mani non conoscono carezze. Devo lasciarlo, devo scappare, gridare, non so, ma devo qualcosa.O sarà lui a fare “l’ultima cosa” contro di me… e non potrò più raccontarlo a nessuno.Devo salvarmi, io voglio vivere.
Tra le lacrime e il sangue il confine è stretto, lo stesso che si rintraccia tra l’amore e il possesso.
Probabilmente un giorno ti renderai conto del male che hai causato a chi non poteva difendersi dalle tue bestialità e, forse, capirai che non sei nemmeno degno di essere chiamato uomo, mentre tutto il male fatto agli altri te lo rimangerai. Quel giorno vivrai solo in minima parte ciò che hai fatto subire a coloro che non lo meritavano.
Il femminicidio, quelle anime frantumate da un odio e una violenza travestiti da “amore”.
Ove gli appetiti mutino in ingordigia, il tepore della mensa incendierà in baccanale.
Come si può far del male a una persona che va in cerca solo di vivere sereno e tranquillo, e che va in cerca del suo piccolo mondo, in una vita già troppo dura? Come si può indurre a vivere dispiaceri e sofferenze verso chi già è bastonato dalla vita?