Jean-Paul Malfatti – Abuso
La pseudo intelligenza degli snob intellettuali mi da fastidio e mi da anche sui nervi.
La pseudo intelligenza degli snob intellettuali mi da fastidio e mi da anche sui nervi.
I voraci consumatori di piaceri devono avere i sensi molto inibiti per andar cercando apparati così complicati.
Quando l’uso diventa abuso non c’è via di scampo.
Gli abusi inevitabili sono leggi di natura.
No alla Violenza, le Mani usale per accarezzare, la Bocca per parlare, voce del verbo amare.
Dalla lacrima che scese dal mio occhio quella notte capii che mi ero imbattuto in un destino tortuoso, dove preferivo i miei tristi sorrisi che aver rispetto di me stesso e amarti, cambiarmi e amarti, quando l’inferno con te era paradiso, ora… la mia anima ama la sofferenza, perché essa porta il tuo nome.
Brindo… e brindo alla vita così tanto… che sono ubriaco, alcolizzato. Vedo… e vedo in quello status… la mia morte, la fine dell’ultimo brindisi.
Ignorami con gli occhi serrati, fammi essere la tua preda… la tua femmina…
Non ho mai detto che la Sony era razzista,ho detto che Tommy Mottola è un razzista!
Se bevi mentre stai guidando, bada che l’autoradio sia a volume massimo. Questo per non sentire il crash.
Per lo più delle volte la legge più che strumento di giustizia è macchina di tortura, dove i boia scambiano ruoli con i cecchini per puro divertimento.
Chi aveva colpito non poteva colpire di più nel segno. In una bambina e in un vecchio, in due ragazzi di quindici anni, in una donna, in un’altra donna: questo era il modo migliore di colpir l’uomo. Colpirlo dove l’uomo era più debole, dove aveva l’infanzia, dove aveva la vecchiaia, dove aveva la sua costola staccata e il cuore scoperto: dov’era più uomo. Chi aveva colpito voleva essere il lupo, far paura all’uomo. Non voleva fargli paura? E questo modo di colpire era il migliore che credesse di avere il lupo per fargli paura.
Se riuscissi a dipingere ciò che la mia mente rimugina su questa losca società, non sarei un pittore: un buon pittore ha la capacità di rappresentare la realtà o la fantasia a suo piacimento su un quadro. La mia rappresentazione sarebbe tutt’altro che fantasia o realtà perché vedete, società di tale genere, va al di fuori di codesti due concetti.
Perché non rispetti il tuo cane? È forse più intelligente di te?
L’alcool non è un bavaglio al nostro ego, ma un paio di cuffie al nostro io.
Sei un dittatore. Dal nuovo balcone spacci in tv la gioiatu scuoti la noia negli sguardi di chi non capisce.Se oggi è come ieri ammazzi ogni futuro.
Il perdente è spesso, anche, beffeggiato.