Francesca Fontana – Acqua
Scorre leggera come il vento, si percepisce appena ma è tanto preziosa.
Scorre leggera come il vento, si percepisce appena ma è tanto preziosa.
Voi amate il mare, capitano? – Si! L’amo! Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre; il suo respiro è puro e sano; è l’immenso deserto in cui l’uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un’esistenza straordinaria e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l’infinito vivente, come ha detto uno dei vostri poeti. Infatti, signor professore, la natura vi si manifesta con i suoi tre regni: minerale, vegetale, animale. Quest’ultimo vi è largamente rappresentato da quattro gruppi di zoofiti, da tre classi di articolati, da cinque classi di molluschi, da tre di vertebrati, dai mammiferi, dai rettili e dalle innumerevoli legioni di pesci, che contano oltre tredicimila specie, di cui un decimo soltanto appartiene all’acqua dolce. Il mare è il grande serbatoio della natura, è dal mare che il globo è, per così dire, incominciato, e chissà che non finisca in lui. Ivi è la calma suprema. Il mare non appartiene ai despoti. Alla sua superficie essi possono ancora esercitare diritti iniqui e battersi, divorarsi, recarvi tutti gli orrori della terra; ma trenta piedi sotto il suo livello, il loro potere cessa, la loro influenza si estingue, tutta la loro potenza svanisce! Ah! signore, vivete, vivete nel seno del mare! Qui soltanto è indipendenza, qui non riconosco padroni, qui sono libero!
Cosa c’è di più piacevole, di un sorso di acqua fresca? Magari bevuta dalla fontanina, in una giornata calda e afosa?
Il silenzio è come il colore dell’acqua: non si vede ma è essenziale.
Chi non beve vino che patisca la sete.
Ad Emma, chissà cosa accade dentro noi però so che per entrambi è diverso, pensieri diversi e vite che non potranno mai intrecciarsi.
Non lamentarti dei giorni di pioggia. Sono i giorni in cui puoi piangere a testa alta passeggiando per la strada, confondendo le tue lacrime con le gocce pioventi dal cielo!
Tutti i malvagi sono bevitori d’acqua; e lo dimostra il diluvio.
E Noè diceva spesso a sua moglie, quando si sedeva a tavola: “Non mi importa dove va l’acqua, purché non vada nel vino.”
Che bello spettacolo l’acqua che si trasforma in neve, com’è bello osservare e sognare di fronte ad una nevicata. Leggeri fiocchi cadono dal grigio, tempestoso cielo, danzando e roteando scossi ed accarezzati da un docile soffio di vento che li trasporta, li fa vagare, tra i rami rinsecchiti e intimoriti dal freddo e gelo di questi momenti. La neve discende orgogliosa e si placa sul terrestre, invernale manto ricoprendo soffice il terreno. Davanti a tali spettacoli di questo pittoresco e fantastico scenario e aspetto dell’inverno, balza subito l’idea di riflettere. I fiocchi che cadono allegri di colore bianco, magari da un cielo notturno illuminato dalla pallida luna ci fanno pensare alla purezza, all’umiltà, e ci presenta di fronte il seguente quesito: diamo noi importanza alle piccole cose umili che fanno sognare e crescere, com’è ad esempio una nevicata, una cascata fatata di acqua; o cerchiamo l’allegria in oggetti materiali che non ci donano la gioia vera?
Io adoro la pioggia… e la pioggia adora me!
La magia del mare: come se l’infinito si interrompesse ai tuoi piedi.
Il mare un elemento unico separa e unisce.Nel suo ruolo di separare stimola la nostra fantasia, quando invece unisce ci mette in rapporto costante con la realtà.
Sprecate pure le parole e le occasioni, ma non l’acqua.
Laudato si’, mi Signore, per sor’Acqua.la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Sentire quell’odore diverso da tutti gli altri,inconfondibile,sentirlo e riconoscerlo,sentirlo solo quando il cielo diventa cupo.Sentire l’odore della pioggia.
Un acqua pura dà refrigerio alla calura.