Madre Teresa di Calcutta – Acqua
Più ci saranno gocce d’acqua pulita, più il mondo risplenderà di bellezza.
Più ci saranno gocce d’acqua pulita, più il mondo risplenderà di bellezza.
I tuoi occhi sono verdi come l’acqua del mio pilaccio.
L’acqua è un elemento bello quanto pericoloso e temibile.
Che bello spettacolo l’acqua che si trasforma in neve, com’è bello osservare e sognare di fronte ad una nevicata. Leggeri fiocchi cadono dal grigio, tempestoso cielo, danzando e roteando scossi ed accarezzati da un docile soffio di vento che li trasporta, li fa vagare, tra i rami rinsecchiti e intimoriti dal freddo e gelo di questi momenti. La neve discende orgogliosa e si placa sul terrestre, invernale manto ricoprendo soffice il terreno. Davanti a tali spettacoli di questo pittoresco e fantastico scenario e aspetto dell’inverno, balza subito l’idea di riflettere. I fiocchi che cadono allegri di colore bianco, magari da un cielo notturno illuminato dalla pallida luna ci fanno pensare alla purezza, all’umiltà, e ci presenta di fronte il seguente quesito: diamo noi importanza alle piccole cose umili che fanno sognare e crescere, com’è ad esempio una nevicata, una cascata fatata di acqua; o cerchiamo l’allegria in oggetti materiali che non ci donano la gioia vera?
È delizioso restare immersi in questa specie di luce liquida che fa di noi degli esseri diversi e sospesi.
Io adoro la pioggia… e la pioggia adora me!
L’acqua del ruscello accanto è sempre più fresca.
La magia del mare: come se l’infinito si interrompesse ai tuoi piedi.
Lavata dall’acqua, le imperfezioni scorrono via come un dolce ruscello scorre tra le montagne.
Il mare un elemento unico separa e unisce.Nel suo ruolo di separare stimola la nostra fantasia, quando invece unisce ci mette in rapporto costante con la realtà.
Così, con un gesto devoto, bere l’acqua nel cavo delle mani o direttamente alla sorgente, fa sì che penetri in noi il sale più segreto della terra e la pioggia del cielo.
Sprecate pure le parole e le occasioni, ma non l’acqua.
L’acqua di mare è una cosa meravigliosa, tuffarsi è rinascere.
L’acqua è come l’artista: evanescente, trasparente, gorgogliante, ghiaccia e bollente, toccabile, accarezzabile, coccolabile ma imprendibile. L’acqua ti avvolge ma tu non riuscirai mai imprigionarla. L’acqua sfugge tra le maglie delle catene, scivola tra le dita: per cantare libera tra le rocce dei canyon, tra gli alberi dei boschi, nei letti dei fiumi, dal rubinetto di casa tua. L’acqua è come la poesia: qualsiasi cosa canta nei suoi versi, sempre indomabile rimane.
Il mare gioca con gli scogli e li accarezza dolcemente oppure si abbatte su di loro con forza e li plasma a suo volere.
Non capisco come si possa lavar via come acqua questa pace di te che più non sento, e di me stessa tutto sbiadito il ritratto.Mi guardavo attraverso te, come acqua i tuoi occhi… eppure sei scivolato via, tra piacere e lacrime. Belli i tuoi occhi, due isolotti neri nel mare… distanti, affogo senza te.
Come Adamsberg vorrei giocare con un ramo nella Senna e aspettare la mia Camille. Lei c’è e sente quello che sento io.