Ada Roggio – Stati d’Animo
Un giorno qualunque, così per caso. Avevo il mondo, non avevo il cielo. Oggi ho il cielo, ho perso il mondo, ho perso me.
Un giorno qualunque, così per caso. Avevo il mondo, non avevo il cielo. Oggi ho il cielo, ho perso il mondo, ho perso me.
La cosa divertente è che quando la gente ti definisce “timida” di solito sorride. Come se fosse una cosa carina, un’abitudine buffa che perderai crescendo, come i buchi nel sorriso quando ti cadono i denti da latte.Se sapessero come ci si sente – a essere timidi, non soltanto insicuri – non sorriderebbero. No, se sapessero cosa vuol dire avere un nodo allo stomaco o le mani sudate, oppure perdere la capacità di dire qualcosa di sensato. Non è affatto carino.
Quelle famose frasi che tieni sempre nel cassetto e che ti escono fuori solo quando sei sul punto di addormentarti; e la voglia di tornare davanti ad un computer, ad un quaderno per poterle appuntare e ricordare.
Mentre cala la sera sento il mio cuore che mi sussurra mi manca.
E ti chiedi se tutto questo sia giusto, perché sia capitato propio a te, a te che hai dato tutto, che ti fidavi, che ci credevi, che continui disperatamente a volerci credere, a te che stanotte chiuderai gli occhi sperando di alzarti e scoprire con il nuovo giorno che tutto questo è stato solo un terribile incubo.
Caspita! Quanto mi dispiace dover dire che sto maledettamente bene con me stessa e tra la gente. Sto maledettamente bene in mezzo ai folli e ai pazzi che usano la loro follia in modo intelligente però. È si; mi amo proprio cosi come sono: a volte adorabile, altre volte decisamente insopportabile!
Fingo a me stessa, che tutto va bene, che tutto passa, e tutto va via, ma fingo a me stessa ed al dolore che vive inesorabilmente vive nell’anima mia, mentre le lacrime cadono, senza tregua mi accorgo che fingo e fingo mentendo solo a me stessa!