Ada Roggio – Vita
La vita è un breve passaggio, ricco di avvenimenti. Tutti unici. Al capolinea della vita resta la felicità di aver vissuto.
La vita è un breve passaggio, ricco di avvenimenti. Tutti unici. Al capolinea della vita resta la felicità di aver vissuto.
Ottimismo, ecco quello che ci vuole!
Tento ora con maggiore intensità di impegnarmi per quello che vorrei ancora diventare per non soffermarmi ancora su ciò che sarei potuto essere.
Quando torno indietro con i pensieri, quelli di bambina indifesa che non sapeva camminare se non presa per mano riesco a capire come le cose cambiano trovandosi davanti una lunga strada da percorrere, ogni sassolino era un ostacolo, ogni curva era l’ignoto non sapendo dopo che cosa mi aspettasse, adesso la stessa strada la vedo asfaltata e le curve non mi fanno più paura, perché sò che qualsiasi cosa troverò dopo sarò pronta ad affrontarla.
Non possiamo permettere di farci abbattere da qualcosa o da qualcuno, facile a dirlo vero!? Anche troppo, dato che poi piccole sconfitte ti condizionano e intralciano tutto, ma il nostro antidoto siamo noi, noi è solo noi, che soli come in una notte fredda, viaggiamo da soli, cercando la nostra strada, cercando quell’indirizzo che dobbiamo trovare, e raggiungere, per garantirci una temporanea pace e serenità che ognuno di noi merita. Vita.
Nella storia di uomo, prima o poi, arriva anche la morte, che si porta via tutto, ma, chi ha vissuto veramente, non muore mai, e con se restano vive anche le emozioni che si è regalato, ma, soprattutto quelle che ha saputo regalare agli altri. La vita è condivisione.
Ogni giorno scriviamo pagine di vita piene di emozioni, sensazioni, sentimenti e lo facciamo su più di un libro per volta. Alcuni di questi, si concludono presto e li riponiamo nell’enorme libreria che è la nostra esistenza, senza più prenderli in mano. Altri invece, rimangono aperti, non riusciamo mai a metterli via. Sono libri dove ci ritroviamo a scrivere più volte, anche a distanza di tempo tra la stesura di un capitolo e l’altra… non li concludiamo mai. Forse perché non troviamo mai il finale giusto da dare, o forse perché un finale certe storie non lo hanno proprio.