Adriana Vinci – Vita
Non rubate gli anni che servono ad un bambino per diventare grande, non toglietegli la convinzione di esserlo già, non spiegategli che grandi non lo si è mai!
Non rubate gli anni che servono ad un bambino per diventare grande, non toglietegli la convinzione di esserlo già, non spiegategli che grandi non lo si è mai!
Veniamo al mondo piangendo. Il nostro primo approccio con la realtà sono le lacrime, la prima sensazione che proviamo è il dolore. Quasi come un presagio, un avvertimento che tutta la nostra vita girerà intorno a vari dolori. Dal momento in cui tagliamo il cordone ombelicale inizia la nostra ricerca, volta a qualcuno che possa darci di nuovo quella sensazione di pace, ti tranquillità, nel grembo materno. Qualcuno che ci faccia provare quel nodo allo stomaco quando è lontano, e stavolta non parlo dell’ombelico. Qualcuno che possa essere un sollievo in mezzo al dolore. Passiamo la vita nella ricerca di qualcosa, senza renderci conto, che forse, quel qualcosa non esiste.
Non mi fa più paura quello che sta ormai dietro di me. E non ho più paura di camminare in avanti. Non ho più paura di guardarmi nello specchio e vedere il mio volto stanco e provato. Provato dalle delusioni, dalle difficoltà della vita. Lo guardo e sorrido perché so che tutto questo lascerà in me l’esperienza giusta per essere migliore.
Io sono il soffio che dolce allontana la malinconia dai cuori colmi di lei, fffffffffffffffff, soffio di gioia da amare nel brillar di speranza, sono io la vita.
La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
Ho comperato una pistola a tamburo calibro 38, morirò per incontrare Dio.
Ci sono persone che vivono una comune vita e sono gli eroi più grandi. Non si vantano di ciò che fanno, non elogiano il loro lavoro ne il rischio che esso comporta. Loro amano la loro umanità vestita di umile semplicità. Sono gli angeli che regnano in terra e spesso nessuno li vede.