Adriano Calì – Destino
Pensieri comuni, parole sprecate, frutto di un pensiero e legati da azioni che dividono destini…
Pensieri comuni, parole sprecate, frutto di un pensiero e legati da azioni che dividono destini…
È una fortuna non ottenere tutto quello che si desidera, così domani avremo ancora una ragione per svegliarci, una sfida da raccogliere, qualcosa per cui combattere e, a fine giornata, avremo comunque un sogno da custodire nel cuore.
Certe storie accadono perché noi vogliamo che accadano, perché riconosciamo noi stessi in qualcun altro, anime gemelle, separate dal tempo e dal destino, ognuna possiede metà del cuore dell’altra e lo stesso “profumo” d’anima è la scia che le guida a ritrovarsi.
Finalmente avevo capito. Quanto sono stato stupido. Era cosi semplice. Avevo capito che per vederla non dovevo usare la vista, che per ascoltarla non mi sarebbe servito l’udito e che per capirla non dovevo organizzare complicati giri mentali. Bastava semplicemente che mi spegnessi; e nel silenzio e nel buio totale della mia anima avevo scoperto la luce naturale della sua bellezza. Senza filtri, senza barriere, senza maschere…
Mi pongo domande sul mio destino, mi chiedo cosa mi preserverà il futuro, ma come tutti i comuni mortali, posso solo imboccare ogni volta una strada e vedere dove mi porterà. Non mi è dato tornare indietro, posso solo andare avanti fino al prossimo bivio.
Chi entra nel deserto non può tornare indietro. Quando non si può tornare indietro, bisogna solo preoccuparsi del modo migliore per avanzare.
Sono le scelte che facciamo a dare forma alla nostra vita, e se quel che ne esce non ci piace non possiamo incolpare gli altri. Io non l’ho fatto, e gradirei che non lo facessi con me. Non posso sentirmi in colpa per gli errori altrui.