Agatina Sonaggere – Angelo
Non posso chiamarti Angelo perché non possiedi le ali. Questo è il motivo per qui ti chiamo “amico”!
Non posso chiamarti Angelo perché non possiedi le ali. Questo è il motivo per qui ti chiamo “amico”!
Grande è la potenza che gli fu conferita da Ilùvatar, ed egli era coevo di Manwë. Era dotato dei poteri e della conoscenza di tutti gli altri Valar, ma li volgeva a perfidi scopi, e sperperava la propria forza in atti di violenza e tirannide. Chè bramava Arda e tutto quanto vi si trovava, agognando al trono di Manwë e al dominio sui reami dei suoi pari. Dallo splendore decadde, a causa dell’arroganza, al disprezzo per tutte le cose, salvo se stesso, spirito funesto e impietoso. La comprensione egli la trasformava in sottigliezza, onde pervenire e sottomettere alla propria volontà quanto gli servisse, fino a diventare mentitore svergognato. […]Ma non era solo. Molti dei Maiar, infatti, vennero attratti dal suo splendore nei giorni della sua grandezza, e gli rimasero fedeli anche nella sua tenebra; e gli altri li corruppe in seguito, asservendoseli con menzogne e perfidi doni.
Spero che un angelo o un diavolo possano sentire il mio dolore per aiutarmi…
Fai tesoro e incatena quegl’attimi di gioia che l’amore ti regala all’istante, perché non potrai più riviverli per una seconda volta con la stessa intensità!
Chi è cresciuto nella luce non potrà mai realmente capire chi, come noi, è stato trascinato nelle tenebre.
Hai lasciato una scia di luce, nella mia animasei la prima stella ad illuminare il mio cielo.
L’angelo più bello deve ancora nascere. Non sei tu perché se fossi un angelo apparterresti…