Agatina Sonaggere – Angelo
Non posso chiamarti Angelo perché non possiedi le ali. Questo è il motivo per qui ti chiamo “amico”!
Non posso chiamarti Angelo perché non possiedi le ali. Questo è il motivo per qui ti chiamo “amico”!
La gente che parla male degli altri, sottolineando ogni piccolo dettaglio, in realtà sta descrivendo se stessa, perché si sa, il diavolo non si mostra mai per com’è, ma veste i panni dell’angelo.
Le pareva di avere delle spine nei polmoni, e, curiosamente, le venne da pensare che Avram avrebbe potuto sfilargliele con delicatezza, a una a una.
Pussa via angelica tentatrice!
Un giorno Dio mise le ali a tutti gli angeli del cielo… solo a te…
Un grande vuoto mi accompagna, ma nel cuore ho tutto quello che mi resta di te. Non tutto muore, in me rimarrai viva in eterno.
Non mi giudica, non condanna con lui sono al sicuro, condivide ogni mia sorte, si fa sentire con lievi battiti d’ala. È accanto a me da tanto tempo e vuole solo me. Anche oggi che ho perduto la strada lui la troverà con amore e me la indicherà. Penso a quella persona che ha sempre saputo ascoltarmi con il cuore, così speciale che ora non c’è più! Il mio nome e il suo scritto insieme sopra un rigo in un foglio, unica traccia di noi. Io che continuamente lo invento e lo cancello, lo rivedo forte, dolce, paziente, lo guardo nella memoria ed ho l’aria triste, di chi ha disegnato un angelo con un’ala soltanto. Mi cerca, il mio Angelo, con la presenza d’altre persone, nell’amico dagli occhi sinceri, intensi e blu come il mare, che mi ama e che vuole liberarmi d’ogni remora, d’ogni paura e vuole cambiare tutto il mio mondo, dagli errori commessi dalla troppa “credenza”. Mi investe d’affetto colmandomi il cuore d’amore, il mio Angelo. In un attimo mi fa passare dalla disperazione alla gioia, è in quell’attimo che vuole convincermi che anch’io ho un’ala, che tengo nascosta perché ho paura di volare, d’amare ancora.